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Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale per il volontariato, l’associazionismo e le formazioni sociali

Ragazzi in gamba

Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Direzione generale per il volontariato, l’associazionismo e le formazioni sociali
Direzione II – Associazionismo sociale – iniziative formative e di informatizzazione e progetti sperimentali ai sensi della L. 7/12/2000 n. 383 art. 12 lettere d) e f) – anno finanziario 2004

L’idea da cui è nato il progetto

La presente proposta nasce letteralmente sul campo. L’AIPD ha inteso “dare gambe e testa” alla voglia di essere autonomi, da parte degli adolescenti con sindrome di Down .
Nel 1989, a Roma, il primo Corso di Educazione all’Autonomia per adolescenti con Sindrome di Down ha il fine di stimolare e sostenere la crescita nell’autonomia di tali persone.
È un grande successo: a questa prima esperienza seguiranno ogni anno nuove edizioni, rivolte a ragazzi e ragazze Down tra i 15 e i 30 anni e frequentate a Roma dai 16 allievi del I anno fino ai 65 del 2003.
Al momento si contano 21 corsi attivi sul territorio nazionale, con un coinvolgimento di oltre 400 giovani con questa disabilità.
Obiettivo del “Corso” è offrire ai ragazzi la possibilità di acquisire nuove competenze per l’inserimento sociale nella vita di tutti i giorni, fuori dalle mura domestiche (la comunicazione, l’orientamento, l’uso dei mezzi di trasporto, il comportamento stradale, gli acquisti, l’uso dei servizi) attraverso un itinerario di apprendimento teorico-pratico, in un contesto di gruppo prevalentemente ricreativo e gratificante, in cui i ragazzi si sentano protagonisti e vengano così anche rinforzati nell’assunzione del loro essere “grandi”.
Parallelamente al “Corso” vengono proposti ai genitori degli incontri per riflettere insieme sull’esperienza vissuta dal figlio e come essa possa essere riportata e rafforzata nella vita a casa, nonché sulle problematiche connesse al momento esistenziale dei loro figli.
Il progetto educativo elaborato in questi anni, oltre ad aver permesso di verificare cambiamenti positivi nei giovani partecipanti, sia sul piano delle competenze (saper fare), sia sul piano dell’identità (saper essere), ha stimolato una maggiore consapevolezza nei genitori ed ha suscitato ulteriori esperienze verso l’inserimento lavorativo e la realizzazione di nuove forme di residenzialità per disabili.

 

I motivi

L’aumento della speranza di vita della persona Down
In Italia vivono circa 38.000 persone Down. Ne nascono circa 1200 all’anno. Grazie ai progressi medici la speranza di vita di una persona con SD si è attestata oggi a 62 anni e gli esperti sono convinti che in un prossimo futuro raggiungerà quella della popolazione generale.

Individuazione dei/risposta ai bisogni specifici dei giovani adolescenti
L’aumento della popolazione Down adulta sollecita oggi una sempre maggiore attenzione sui bisogni di giovani ed adulti per un inserimento effettivo nella vita sociale e lavorativa e sulla necessità di attivare nuovi servizi per rispondere a tali bisogni.
Nella crescita verso l’autonomia, la persona Down incontra due tipi di ostacoli: da una parte le difficoltà legate al suo deficit, dall’altra gli atteggiamenti di paura e le ambivalenze dell’ambiente che interferiscono con il suo grado di autonomia potenziale.
Molte conquiste però, soprattutto nell’ambito dell’autonomia esterna, sono difficilmente raggiungibili in ambito familiare, soprattutto quando tale problema viene posto in adolescenza, momento in cui i ragazzi in situazione di handicap, così come gli altri adolescenti, iniziano a manifestare desiderio di distacco dei genitori e mal sopportano le loro richieste.
Al tempo stesso anche per i genitori riconoscere e accettare che i loro figli stiano diventando grandi è spesso difficile e tale processo va in qualche modo sostenuto.

La “fortuna” del Corso
Negli anni continua a crescere il numero delle sezioni dell’Associazione nonché il numero degli iscritti in assoluto. Sono molte quindi le richieste da parte di vecchie e nuove sezioni, nonché di altri soggetti del terzo settore (associazioni, cooperative sociali) e servizi pubblici che, dall’Italia e dall’estero, chiedono consulenza per trasferire il modello organizzativo e metodologico collaudato del Corso, promuovendo l’avviamento di nuovi Corsi in altre città, e per garantire il livello di qualità per i Corsi già avviati. In occasione degli ultimi progetti europei transnazionali, promossi e coordinati dall’AIPD, dal confronto tra operatori di diversi paesi, è scaturita la richiesta di consulenza sullo sviluppo dell’autonomia nei giovani con sD.

 

Gli obiettivi

Obiettivo generale
Integrazione delle persone con sindrome di Down, attraverso lo sviluppo della loro autonomia.

Obiettivi specifici (riferiti alla popolazione beneficiaria del progetto) auspicati sono:
Incremento del livello di autonomia dei 450 ragazzi partecipanti ai corsi, per quanto riguarda: consapevolezza di sé e capacità di scegliere e acquisizione di nuove competenze
Acquisizione/incremento competenze degli operatori
Creazione di una comunità professionale di operatori esperti in autonomia delle persone Down.

Obiettivi operativi (garantiti dal progetto)
Avvio e svolgimento di nuovi Corsi di educazione all’autonomia, in aggiunta a quelli già esistenti;
Avvio e svolgimento di nuovi seminari di formazione per operatori “vecchi “ e “nuovi” sulla gestione dei corsi.
Apertura spazio web per la creazione della comunità professionale.

 

Le fasi di attuazione (da esplicare in relazione allo schema successivo)

Due seminari l’anno di formazione e aggiornamento per gli educatori nuovi e per quelli operanti nei corsi già avviati;
Avvio e svolgimento di Corsi di educazione all’autonomia per adolescenti con Sindrome di Down in 9 città, sedi di sezioni AIPD, ad opera di nuovi educatori.
Incontri di supervisione e programmazione durante l’anno nelle nuove sedi di attivazione del Corso e nelle sedi dove i corsi sono stati già avviati negli anni passati per un monitoraggio e valutazione dell’esperienza in loco, e per la formazione ricorrente degli educatori;
Ideazione e attivazione di un forum permanente su internet per uno scambio di esperienze tra gli operatori che svolgono i Corsi di educazione all’autonomia;
Ricerca sull’efficacia dei Corsi, (misurazione dell’incremento di autonomia degli allievi dei corsi).

 

Le metodologie

I seminari di formazione (I livello) per i operatori: momenti di lezione frontale ed esercitazioni, utilizzo di video, progettazione di attività. Seminari di aggiornamento per gli operatori con esperienza: discussione di casi concreti. Per tutti: approfondimenti su temi legati alla condizione giovanile e a specifiche esigenze educative rispetto alle persone con Sindrome di Down.
Corsi per i ragazzi: percorsi educativi individualizzati e di gruppo secondo le 5 aree educative individuate (comunicazione, comportamento stradale, orientamento, uso del denaro, uso di negozi e servizi), attività di piccolo gruppo, esperienze concrete in situazione, protagonismo dei ragazzi.
Supervisione e programmazione: incontri “a domicilio” presso le nuove/vecchie sedi dei corsi: discussione e valutazione in itinere del progetto, con approfondimento delle problematiche emerse, programmazione delle attività sulla base delle caratteristiche dei partecipanti e le risorse del territorio.
Il forum telematico permanente sull’educazione all’autonomia di ragazzi Down e su nuove metodologie educative pensate ed adottate durante i Corsi stessi. Coordinato dagli operatori della sede nazionale, vi parteciperanno tutti gli operatori allievi dei corsi, appartenenti o meno all’AIPD.
La ricerca:

  1. Raccolta dati sul livello di autonomia dei ragazzi Down all’inizio del loro percorso di educazione all’autonomia (t0) e al termine (t1) del progetto.
  2. Analisi dei dati raccolti per valutare gli effetti del “fattore corso per l’autonomia”, secondo parametri da individuare in fase di impostazione della ricerca.
  3. Pubblicazione e diffusione dei risultati.

Metodologia descritta nei libri di Anna Contardi Libertà possibile, ed. Nuova Italia Scientifica 1992 e Verso l’autonomia, edizione Carocci 2004.

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