Agenzia del tempo libero
4 Luglio 2011
Dal sospetto della sindrome alla realtà della persona
4 Luglio 2011


Progetto finanziato ai sensi della Legge 383/2000 dal Ministero della Solidarietà Sociale

 

Il Ministero della Solidarietà Sociale ha ammesso al finanziamento il progetto Lavoratori in Corso, presentato dall’Associazione Italiana Persone Down ai sensi della legge 383/2000 dal Ministero della Solidarietà Sociale, in base alla Direttiva Annualità 2006  “Modalità per la presentazione di progetti sperimentali da parte delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all’art. 7, nonché per assicurare il sostegno ad iniziative formative e di informatizzazione, di cui all’art. 12, comma 3 lett. d) ed f). Il progetto, della durata di 18 mesi, avrà inizio nel mese di ottobre 2007.Responsabile del progetto Alessandra Buzzelli, Osservatorio sul Mondo del Lavoro.


L’idea da cui è nato il progetto/iniziativa

Da anni l’Associazione Italiana Persone Down Onlus (AIPD Onlus) ha avviato un Osservatorio sul mondo del lavoro che, accanto all’opera di informazione sulla normativa e sui diritti delle persone con disabilità rispetto al tema del lavoro, si pone l’obiettivo di offrire da una parte alle 39 sezioni AIPD sparse sul territorio nazionale un sostegno per realizzare
esperienze di inserimento lavorativo (nel triennio 2003-2005 si sono realizzati 28 nuovi inserimenti, in tutta Italia), dall’altra di sensibilizzare il mondo aziendale e più in generale la società, su chi sono le persone con sindrome di Down (sD) e chi potrebbero essere come lavoratori in azienda. A questo proposito è stato realizzato dall’AIPD (con la collaborazione del Comune di Roma) un film, dal titolo “Lavoratori in corso”. In occasione della presentazione e ai fini della diffusione, sono stati effettuati incontri e dibattiti che hanno dato modo di verificare quanto ancora ci sia da fare sul tema.


I motivi

Dato che le persone con sD vedono ormai aumentare la propria aspettativa di vita, grazie all’inserimento scolastico e a vari percorsi di conquista dell’autonomia, possono e hanno il diritto di perseguire l’obiettivo di un pieno e dignitoso inserimento nel mondo del lavoro.


Gli obiettivi


GENERALEEsercizio del diritto al lavoro da parte delle persone con sD.SPECIFICI (benefici goduti dalle popolazioni target di riferimento del progetto)

  • Incremento motivazione, consapevolezza, occupabilità e in certi casi inserimento lavorativo delle persone con sD
  • Incremento capacità di  mediazione/ inserimento degli operatori
  • Incremento consapevolezza e motivazione delle famiglie di persone con sD ai fini dell’inserimento.
  • Incremento della diffusione e  quindi della condivisione tra le aziende e nella società della cultura sull’inserimento lavorativo di persone con sD


OPERATIVI

  • Formazione degli operatori  tramite seminari e “in situazione”.
  • Creazione comunità professionale a livello nazionale di operatori esperti nell’inserimento lavorativo di persone con sD
  • Diffusione e  “standardizzazione”delle buone prassi in materia presso le varie sedi
  • Creazione di servizi di  inserimento lavorativo (SIL) nelle sezioni AIPD coinvolte
  • Creazione e/o rafforzamento reti territoriali ai fini dell’inclusione lavorativa delle persone con sD
  • Orientamento e sostegno ai  percorsi di inserimento lavorativo di giovani con sD
  • Sensibilizzazione delle famiglie.


 


Le fasi di attuazione


1a FASE: SEMINARIO NAZIONALE PER OPERATORISeminario iniziale di formazione e aggiornamento nazionale sul quadro normativo (L. 68/99 e relativi decreti applicativi nonché competenze istituzionali) – con la collaborazione di Italia Lavoro- sui metodi (es: incontri di gruppo con i potenziali lavoratori), sugli strumenti (es: progetto individualizzato, scheda  per i colloqui con le famiglie, scheda aziende), sulle strategie in materia di inserimento lavorativo delle persone con disabilità e in particolar modo, delle persone con sD e soprattutto sulla prospettiva culturale (condizione adulta e identità) nella quale inquadrare il lavoro tecnico in materia di inserimento lavorativo delle persone con disabilità e in particolar modo, delle persone con sD. Verranno anche fornite le linee guida per l’avvio dei Servizi di Inserimento Lavorativo (SIL) presso le Sezioni AIPD.2a FASE: AVVIO DEI SIL NELLE SEZIONI AIPD COINVOLTE Avvio del lavoro di sensibilizzazione delle famiglie; individuazione delle persone con sD potenziali fruitrici dell’azione, secondo le indicazioni fornite nel corso del seminario nazionale; avvio dell’opera di sensibilizzazione aziendale sul territorio; predisposizione Banca Dati lavoratori e Aziende.
Attivazione rete territoriale formale ed informale.3a FASE: SEMINARI CONGIUNTI OPERATORI/GIOVANI CON SDSeminari congiunti operatori/giovani con sD, ai fini di avviare con questi ultimi un percorso di orientamento sui temi del lavoro e realizzare al tempo stesso una formazione in situazione degli operatori sulle metodologie di
conduzione del lavoro di gruppo e individuale sul tema. Si procederà, inoltre, al lavoro con i giovani sulla propria identità e sulle competenze personali e lavorative (es: costruzione del dizionario con le parole del lavoro: orario, salario, busta paga, ferie, etc.) – in collaborazione con la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità – visite alle imprese (es: Ecolog SpA, Feltrinelli, Mc Donald’s) dove lavorano persone con sD, incontri con lavoratori e datori di lavoro, incontri con rappresentanti di istituzioni e organizzazioni sindacali
(CISL).4a FASE: INSERIMENTO LAVORATIVO GIOVANI CON SDAvvio e gestione progetti personalizzati di inserimento lavorativo, con la supervisione da parte della sede nazionale (avvio inserimenti e monitoraggio/tutoraggio degli stessi a livello locale). L’azione nei territori si realizza secondo il seguente percorso, elaborato dall’AIPD e codificato nel protocollo di inserimento:

  • Informazione e sensibilizzazione  delle aziende sulla SD e le potenzialità delle persone con questa sindrome.
  • Informazione alle famiglie e agli interessati sui diritti e le agevolazioni previste dalle leggi.
  • Accompagnamento delle famiglie  nella presa di coscienza di che cosa vuol dire per i loro figli andare a  lavorare, come promuovere e riconoscere la loro condizione adulta.
  • Percorso educativo personalizzato con le persone con sD nella comprensione del ruolo di lavoratore, nella preparazione a colloqui di lavoro.
  • Individuazione di aziende disponibili
  • Segnalazione di un posto disponibile
  • Individuazione da parte dell’Associazione del possibile candidato (uno o più di uno)
  • Incontro di selezione presso l’azienda
  • Espletamento delle formalità  burocratiche e definizione delle modalità dell’inserimento
  • Tirocinio finalizzato all’assunzione o assunzione (a seconda del progetto personale)
  • Sostegno all’inserimento nei primi mesi (monitoraggio o tutoraggio, a seconda del progetto personale)
  • Disponibilità a consulenze per il datore di lavoro e per i colleghi senza limite di tempo La sede nazionale offre consulenze a distanza e, laddove necessario, la presenza nelle sedi locali per riunioni operative e incontri pubblici.


Le metodologie


In sintesi, si tratta di una formazione centralizzata degli operatori delle sedi locali sull’inserimento lavorativo, al fine di un trasferimento del modello elaborato a livello nazionale e testato in maniera episodica in alcune sezioni. Indi si procederà al lavoro in loco, con supervisione assicurata dalla sede nazionale. In particolare, si utilizzeranno le seguenti modalità di lavoro:

  1. Seminari di formazione
  2. Formazione congiunta operatori/giovani con sD
  3. Colloqui strutturati con le famiglie
  4. Progetti personalizzati di inserimento
  5. Mediazione con le aziende.


 


I principali
risultati attesi

  • Formati e aggiornati 40/60  Operatori
  • Formati 40 giovani con sindrome Down
  • Sensibilizzate 300 famiglie: (incontri di gruppo)
  • Contattate 100 aziende
  • Attivati 40 processi di  inserimento
  • Realizzati e sostenuti 10-20  avviamenti al lavoro in giro per l’Italia

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